Bambini di Ambovombe
in Madagascar affetti da malnutrizione – foto dalla pagina Facebook di John
Strauss Kotovaoarivelo
Una pubblicazione
scientifica nel Journal of Ecological Economics sostiene che “lo sfruttamento
eccessivo sia della manodopera che della natura condurrà ad un collasso della
società”, se non verrà fatto nulla per prevenirlo.
Basandosi su un
modello matematico, lo studio (pubblicato dal The Guardian) spiega che la somma
di “un consumo eccessivo delle risorse ecologiche” e “la stratificazione
economica della società in elite [ricchi] e masse (o “cittadini comuni”) [poveri]”
hanno aumentato le probabilità di un declino della società, come è stato
osservato nelle precedenti civiltà umane.
Questo crollo è già
una realtà nel sud del Madagascar, luogo che ha sofferto ripetutamente di
periodi di carestie nella scorsa decade. 300,000 persone sono a rischio
carestia nella regione, a causa di lunghe e prolungate siccità da novembre
2014. Il 90% della popolazione malgascia vive con meno di 2 dollari al giorno,
un severo promemoria della crescente diseguaglianza sociale nel continente
africano. John Strauss Kotovaoarivelo è un amministratore contabile della
regione, ha visitato la città di Ambovombe e non ha potuto trattenere le
lacrime di fronte a ciò che ha visto. Ha esitato, ma è stato costretto a
condividere l'emergenza della situazione condividendo in rete foto dei bambini
che lottano per la vita a causa della mancanza di cibo.
Kotovaoarivelo scrive [fr]:
Non riesco più a
stare tranquillo e fingere che non stia accadendo nulla, vista la grave
situazione cui devono far fronte ogni giorno i nostri connazionali del sud.
Queste foto parlano da sole. Non voglio tormentare i vostri pensieri con queste
immagini, ma spero che possano risvegliare le vostre coscienze e aiutarvi a
riflettere con me sulla difficile condizione di queste persone. Principalmente,
sto condividendo le mie foto in modo che la loro sofferenza non passi
inosservata [..] I nostri leader politici sono così occupati e accecati da
altre faccende. quindi non riescono a percepire il messaggio negli occhi di
questi bambini che chiedono aiuto.
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