Pubblicazione a cura del Patronato Ital Uil Madagascar
Dal
prossimo anno andranno via le penalizzazioni per chi andrà in pensione con 42
anni e mezzo di versamenti. Dal 2016 scatta l'adeguamento alla speranza di vita
Istat.
Quali
sono le regole per i diversi tipi di pensionamento nel 2015 alla luce della
riforma Fornero e dei successivi aggiustamenti? Quali novità ha introdotto la
legge di stabilità in materia previdenziale? Orientarsi tra riforme e norme
successive non è facile. Ma, a meno di cambiamenti in corso d'anno, più volte
ipotizzati e annunciati anche se tutti da verificare, ecco una mappa ragionata
per riassume tutte le modalità per l'accesso alle prestazioni a carico
dell'Inps suddivise per ciascun comparto lavorativo.
Pensione di vecchiaia. Per la prestazione
di vecchiaia sono necessari 20 anni di contributi e un'età minima così
suddivisa: a) uomini lavoratori dipendenti, autonomi e parasubordinati: 66
anni + 3 mesi; b) donne del settore pubblico: 66 anni + 3 mesi; c)
donne dipendenti del settore privato: 63 anni + 9 mesi; d) donne lavoratrici
autonome e parasubordinate: 64 anni + 9 mesi.
Per
gli invalidi almeno all'80%, dipendenti del settore privato, l'età di pensione
è pari a 60 anni e 3 mesi per uomini e 55 anni e 3 mesi per donne. Per chi ha
iniziato a versare i contributi dopo l'anno 1995 è possibile ottenere la
pensione anche con soli 5 anni, a condizione però che abbia almeno 70 anni + 3
mesi d'età.
Pensione
anticipata. Per gli uomini di ogni settore di lavoro: 42
anni + 6 mesi di versamenti contributivi (41 anni + 6 mesi per le donne);
novità della legge di stabilità 2015 è che sarà possibile lasciare anche
con meno di 62 anni senza
subire alcun taglio dell'assegno (come invece accadeva, a determinate
condizioni sino al 2014). Per chi ha iniziato a versare i contributi dopo
l'anno 1995 è possibile avere la pensione, anche con soli 20 anni di contributi
e un'età di 63 anni + 3 mesi a condizione di avere un assegno superiore a 2,8
volte l'importo dell'assegno
sociale. In tutti i casi la finestra
mobile è
superata.
Salvaguardati - Per chi mantiene le vecchie regole pensionistiche, cioè i
salvaguardati e i lavoratori che beneficiano dell'ultrattività delle vecchie regole pensionistiche, basta
raggiungere il quorum
97,3 con almeno
61 anni e 3 mesi e 35 di contributi, oppure, solo 40 anni di contributi. Qui
però resta in vigore la finestra mobile.
Dal 2016 tutti i requisiti
saranno adeguati alla speranza di vita Istat e quindi subiranno un incremento
di 4 mesi. Per tenere sott'occhio tutte le ultime novità pensionioggi.it ha messo a disposizione gratuita dei
lettori il pensionometro per verificare la prima data utile per
accedere alla pensione.
Fonte : http://www.pensionioggi.it/
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