Le comunità dei vicariati della montagna si
stringono attorno all’impegno missionario di mons. Pietro Ganapini, “patriarca”
dell’esperienza evangelizzatrice della diocesi reggiana-guastallese, in
Madagascar dal 1961.
Le comunità dei
vicariati della montagna si stringono attorno all’impegno missionario di mons. Pietro Ganapini, “patriarca” dell’esperienza
evangelizzatrice della diocesi reggiana-guastallese, in Madagascar dal 1961. A
Carpineti si è svolto “Al canto per il Madagascar” presso
la chiesa di Maria Ausiliatrice, nel luogo in cui Don Pietro ha vissuto e
studiato presso il seminario di Marola e dove rientra per i brevi periodi
di cura e ristoro.
Nell’occasione
le corali della collina e dell’Appennino si sono date appuntamento
per dare sfoggio dei loro repertori di musica religiosa e rendere così omaggio
al talento e alla passione musicale del sacerdote nato a Bera di Pantano.
Don Pietro è
autore di numerose composizioni di musica sacra in lingua italiana e malgascia
ed è stato protagonista di attività concertistica alla radio-tv di Stato
dell’isola africana. Proprio con un suo brano si è conclusa la
serata, interpretato insieme da tutte le corali.
Si sono
alternate: la corale “S. Prospero” di Carpineti e Pantano, il coro vicariale
“Oltre la Sparavalle” di Cervarezza e Talada, il coro “Mundura” di Montalto e
Vezzano e la corale della Resurrezione di Castelnovo ne’ Monti.
La
manifestazione, promossa dall’associazione AMGA (Amis du Père Ganapini) e dal
CMD (Centro missionario diocesano), coniuga la riconoscenza per la
testimonianza missionaria ultracinquantennale di Don Pietro e una
importante azione di solidarietà tra chiese sorelle per il sostegno alla
costruzione della chiesa di Ifarihy, la parrocchia alla periferia della
capitale Antananarivo in cui Don Pietro opera attualmente. Le somme
ricavate durante la serata saranno destinate ai lavori per la nuova
Chiesa di Ifarihy.
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