A sorpresa Lalao Ravalomanana, moglie dell’ex presidente
Marc destituito nel 2009, è stata scelta come candidata dell’ex partito al
potere in vista delle elezioni del prossimo 24 luglio. Lo hanno annunciato
fonti di stampa malgascia ed internazionale che riferiscono dell’esito di una
riunione del partito Tiako I Madagasikara (Tim, Amo il Madagascar) tenuta in
Sudafrica, terra di esilio dell’ex capo di stato. Una quarantina di
partecipanti al congresso aveva invece proposto due altri nomi: quello di Mamy
Rakotoarivelo, presidente del parlamento di transizione, e di Pierrot Botozaza,
vice primo ministro incaricato dell’Economia e dell’Industria. Alla fine della
riunione la scelta è caduta sull’ex ‘first lady’ considerata “la persona ideale
per trasmettere e portare avanti gli obiettivi di sviluppo del Madagascar
avviati da Marc Ravalomanana”. Inoltre l’ex presidente ha deciso che “per
facilitare la situazione tornerò in patria solo dopo il voto”. Fino a poche
settimane fa l’ex partito al potere aveva anche valutato la possibilità di
boicottare le urne.
Dal
punto di vista tecnico la scelta di Lalao Ravalomanana potrebbe venire respinta
dalla Corte elettorale speciale: la donna è stata autorizzata a rientrare in
Madagascar lo scorso 12 maggio ma per motivi sanitari, cioè per assistere la
madre ricoverata. Inoltre tra i criteri stabiliti dalle autorità c’è l’obbligo
per gli aspiranti candidati di essere residenti nel paese da almeno sei mesi al
momento della consegna della documentazione elettorale. Il periodo di
presentazione delle candidature alle presidenziali presso la Corte elettorale
speciale si concluderà il 28 aprile, data entro la quale va anche pagata una
somma di circa 17.000 euro; la lista degli ammessi sarà resa nota il 3 maggio.
Finora una trentina di personalità tra politici, professori, medici e avvocati
ha dichiarato la propria intenzione di candidarsi.
La scorsa settimana l’uomo d’affari nel settore dei media,
dal 2009 nominato sindaco della capitale Antananarivo, Edgard Razafindravahy è
stato scelto come candidato del partito al potere ‘Tgv’ (Tanora malaga Vonona)
del presidente di transizione Andry Rajoelina.
Dopo una serie di accordi firmati tra le principali correnti
politiche rivali con la mediazione della Comunità economica dell’Africa
australe (Sadc), le presidenziali convocate per il prossimo 24 luglio e le
legislative del 25 settembre dovrebbero archiviare la transizione cominciata
quattro anni fa. Il calendario prevede inoltre il voto per le elezioni dei consigli
municipali e regionali il 23 ottobre. Tuttavia la situazione politica rimane
intricata con zone d’ombra sull’applicazione di una legge di amnistia a favore
dell’ex presidente Ravalomanana – esiliato in Sudafrica – che potrebbe
rientrare in patria e sul rischio di boicottaggio delle urne di alcuni partiti.
Inoltre la commissione elettorale (Ceni-t) ha accumulato ritardi
nell’organizzazione del voto per problemi finanziari e logistici.
Fonte : http://www.misna.org
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