E' stato siglato un accordo
tra la Fondazione Akbaraly, la Croce Rossa Italiana e la Croce Rossa Malgascia
per un programma di cooperazione internazionale di lotta ai tumori ginecologici
e mammari in Madagascar. La CRI sosterrà e finanzierà il progetto
"4aWOMAN" della Fondazione Akbaraly per la sensibilizzazione e
l'offerta di cura, specificatamente nelle regioni dell'Haute Matsiatra e di
Boeny. Ciò consentirà ai volontari della Consorella Malgascia di essere formati
per andare nei villaggi e raggiungere così il maggior numero di donne per
avviare un'opera di sensibilizzazione.
Nell'Isola dell'Oceano Indiano il cancro, terza causa di mortalità nel Paese, è diventato un problema di salute pubblica e le donne ne sono coinvolte in più della metà dei casi (più del 50 % di tumori registrati nel Paese sono ginecologici, di cui circa il 28% sono cancro al seno e il 27 % tumore al collo dell'utero). La maggior parte dei malati non ha la possibilità di andare in centri specializzati o non frequenta del tutto le strutture sanitarie. Gli stadi avanzati della patologia sono la maggioranza (60%).
A questo va aggiunto che la scarsità di risorse economiche in Africa vieta, fino ad oggi, di considerare termini come "prevenzione" o "screening", che basterebbero di per sé a evitare un terzo di tutti i tumori e a curarne un altro terzo. Vi è, inoltre, la pressoché totale mancanza di disponibilità di presidi terapeutici di base, di personale medico qualificato nonché di apparecchiature per il trattamento radioterapico, oltre all'elevato costo degli anti-mitotici e alla loro scarsità sul mercato locale.
Nell'Isola dell'Oceano Indiano il cancro, terza causa di mortalità nel Paese, è diventato un problema di salute pubblica e le donne ne sono coinvolte in più della metà dei casi (più del 50 % di tumori registrati nel Paese sono ginecologici, di cui circa il 28% sono cancro al seno e il 27 % tumore al collo dell'utero). La maggior parte dei malati non ha la possibilità di andare in centri specializzati o non frequenta del tutto le strutture sanitarie. Gli stadi avanzati della patologia sono la maggioranza (60%).
A questo va aggiunto che la scarsità di risorse economiche in Africa vieta, fino ad oggi, di considerare termini come "prevenzione" o "screening", che basterebbero di per sé a evitare un terzo di tutti i tumori e a curarne un altro terzo. Vi è, inoltre, la pressoché totale mancanza di disponibilità di presidi terapeutici di base, di personale medico qualificato nonché di apparecchiature per il trattamento radioterapico, oltre all'elevato costo degli anti-mitotici e alla loro scarsità sul mercato locale.
In questo
contesto, la Fondazione Akbaraly è divenuta promotrice del progetto
"4aWOMAN", per la lotta contro i tumori ginecologici e mammari in
Madagascar e, più in generale, per la prevenzione della salute delle donne e
dello sviluppo sociale. Il progetto, pioniere in Madagascar, intende promuovere
la prevenzione come corretto modo di vita sano e sicuro e prevede la
realizzazione di screening attraverso l'accesso facilitato delle donne alle
strutture sanitarie locali. Le attività si inseriscono nella politica sanitaria
nazionale di lotta contro i tumori e hanno il sostegno del Ministero della
Salute Malgascia. Il programma, in partenariato con la Consorella Malgascia e
la Fondazione Akbaraly, è candidato a divenire progetto pilota per tutta
l'Africa subsahariana.
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