Elezioni 2013, tutti i partiti tradizionali sono impegnati in
calcoli teorici sulle percentuali future, su quale legge elettorale è più
conveniente. Per loro, sulla competizione delle primarie per chi sarà il
leader, sulle eventuali alleanze organizzano convegni, talk-show, confronti
televisivi, adunate dei loro partiti o delle liste civiche civetta. Sono tutti
impegnati a raccogliere i frutti dell’azione dei tecnici che hanno appena
appena risanato i conti. Pensano di poter ricominciare.
Con la politica degli ultimi 20 anni quella degli sprechi e dei
privilegi che hanno portato al getto della spugna di appena un anno fa. Saranno
spazzati via inesorabilmente dalla storia, come faranno a chiedere la fiducia
dei cittadini dopo lo tsunami del novembre 2011?? Qualcuno cerca di defilarsi
ma non si salveranno, tenteranno di aggregarsi, ma dovranno essere esclusi,
quindi, si delinea all’orizzonte una “lista Monti” sostenuta da Italia Futura
di Montezemolo e quindi da Marchionne e da Obama. E poi c’è la realtà Grillo
discutibile ma esistente. Gli elementi di discontinuità della lista Grillo sono
evidenti, quelli della lista Monti saranno decisivi soltanto se nella lista non
si imbarcheranno esponenti del sacco del paese, Casini, Fini, Frattini,
Bonanni, Pecorella, Pisanu, ecc.ecc. Nel 2013, qualsiasi sia la legge
elettorale, la partita si giocherà tra questi due schieramenti, tutti gli altri
partiti saranno solo delle comparse destinati a scomparire come la dc, il
partito socialista, quello liberale e via via tutti gli altri dopo
tangentopoli. È un fato che il destino del paese sia periodicamente dettato da
ingenti sottrazioni dalle casse dello Stato, ma la cosa più strana che i responsabili di questi ammanchi si
vendano la pelle dell’orso prima delle elezioni considerando gli italiani degli
“idioti’’.
Francesco Degni per il Corriere Europeo
Nessun commento:
Posta un commento