mercoledì 5 febbraio 2014

Informazione distorta

Quando alcuni mesi fa Paolo Preve e Gian Paolo Giacomelli hanno tentato di spiegare a noi italiani residenti in Madagascar che l’informazione italiana era distorta, molti hanno ascoltato la loro relazione con una certa diffidenza.
Oggi vi riportiamo qui di seguito il parere di Marco Zacchera, che grazie alla sua lunga carriera politica come deputato (5 legislature) e come sindaco della sua Verbania, conferma quanto Preve e Giacomelli  hanno tentato di spiegarci otto mesi fa.
Ecco uno stralcio di Marco Zacchera:
Pongo un problema: quale grado di completezza e libertà di informazione abbiamo oggi in Italia? Urlano in tanti, passano in TV le immagini più eclatanti delle proteste in Parlamento o sulle piazze, ma raramente c’è la volontà di informare correttamente sui fatti.
Due episodi di questi giorni ne sono un esempio: legge elettorale e decreto banca d’Italia. Sulla prima questione si è discusso a lungo di sbarramenti e percentuali di coalizione, ma si sta tacendo sulla bocciatura del voto di preferenza che sarebbe l’unico modo per i cittadini di scegliere il proprio deputato.
Abbiamo un parlamento di nominati” scelti dai partiti con liste bloccate, avremo un nuovo parlamento sempre di nominati, sempre scelti da quegli stessi leader di partito attraverso candidati di collegio bloccati ovvero non cambierà assolutamente nulla  nonostante la bocciatura della Corte Costituzionale visto che saranno eletti solo i primi della lista di ogni collegio.
Ecco perché improvvisamente è sbocciato l’amore tra RENZI e BERLUSCONI: la possibilità di far eleggere deputati affidabili e controllabili, che rispondano direttamente a loro stessi è evidente e palese, è stato solo un interesse comune a legare i due leader ed è su questo aspetto che tutto gira intorno. Quanti italiani l’hanno capito?
Simile è la questione della “privatizzazione” o “ricapitalizzazione” delle banche tramite il loro maggiore controllo della BANCA D’ITALIA decisa con un contorto decreto infilato dal governo dentro il pasticcio dell’IMU .
Già questa storia di infilare questioni diverse nello stesso provvedimento è una schifezza, anche perché così tutta l’attenzione dei media si è legata alle scadenze IMU “dimenticando” la polpa, ovvero che per una ciocca di latte le banche rivaluteranno le loro posizioni di controllo della Banca d’Italia che di fatto diventerà di più un Istituto privato e sempre meno di controllo pubblico. Ma ci rendiamo conto della importanza strategica data dal controllo dell’istituto di emissione di uno stato sovrano? E cosa può’ succedere quando quelle stesse banche (controllanti e controllate!) sono “proprietarie” di Banca d’Italia ma sono in gran parte di proprietà straniera visto che il loro capitale è quotato in borsa e si può’ facilmente verificare chi effettivamente le controlla.
E’ così che l’Italia perde progressivamente sovranità e potere di decisione economica e finanziaria a livello europeo, eppure quanti spiegano nel dettaglio queste cose al grande pubblico? Serve a nulla andare poi a piangere a Bruxelles quando gli interessi stranieri che ci dettano e ci detteranno sempre di più la linea economica li coccoliamo in casa.
Tra l’altro di fatto affidiamo loro anche le 205 tonnellate di oro che sono le nostre riserve auree nazionali, di una Banca d’Italia che di fatto non è più degli italiani!
Invano in Parlamento, FRATELLI DI TALIA, M5S, LEGA NORD e pochi altri hanno protestato, zittiti dalla baraonda generale perché – è incredibile – se un deputato cretino del M5S se la prende in modo volgare con Napolitano va su tutti i giornali, ma di vicende ben più gravi come quelle che ho segnalato non parla quasi mai nessuno. E’ QUESTA VI SEMBRA UNA CORRETTA INFORMAZIONE Contano più queste cose o i piccanti retroscena di qualche delitto che occupano pagine e pagine di cronaca?
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