Quando
alcuni mesi fa Paolo Preve e Gian Paolo Giacomelli hanno tentato di spiegare a
noi italiani residenti in Madagascar che l’informazione italiana era distorta,
molti hanno ascoltato la loro relazione con una certa diffidenza.
Oggi vi
riportiamo qui di seguito il parere di Marco Zacchera, che grazie alla sua
lunga carriera politica come deputato (5 legislature) e come sindaco della sua
Verbania, conferma quanto Preve e Giacomelli hanno tentato di spiegarci
otto mesi fa.
Ecco uno stralcio di Marco Zacchera:
Pongo
un problema: quale grado di completezza e libertà di informazione abbiamo oggi
in Italia? Urlano in tanti, passano in TV le immagini più eclatanti delle
proteste in Parlamento o sulle piazze, ma raramente c’è la volontà di informare
correttamente sui fatti.
Due
episodi di questi giorni ne sono un esempio: legge elettorale e decreto banca
d’Italia. Sulla prima questione si è discusso a lungo di sbarramenti e
percentuali di coalizione, ma si sta tacendo sulla bocciatura del voto di
preferenza
che sarebbe l’unico modo per i cittadini di scegliere il proprio
deputato.
Abbiamo
un parlamento di “nominati”
scelti dai partiti con liste bloccate, avremo un nuovo parlamento sempre di
nominati, sempre scelti da quegli stessi leader di partito attraverso candidati
di collegio bloccati ovvero non cambierà assolutamente nulla nonostante
la bocciatura della Corte Costituzionale visto che saranno eletti solo i primi
della lista di ogni collegio.
Ecco
perché improvvisamente è sbocciato l’amore tra RENZI e BERLUSCONI: la
possibilità di far eleggere deputati affidabili e controllabili, che rispondano
direttamente a loro stessi è evidente e palese, è stato solo un interesse
comune a legare i due leader ed è su questo aspetto che tutto gira intorno.
Quanti italiani l’hanno capito?
Simile
è la questione della “privatizzazione” o “ricapitalizzazione” delle banche
tramite il loro maggiore controllo della BANCA D’ITALIA decisa con un contorto
decreto infilato dal governo dentro il pasticcio dell’IMU .
Già
questa storia di infilare questioni diverse nello stesso provvedimento è una
schifezza, anche perché così tutta l’attenzione dei media si è legata alle
scadenze IMU “dimenticando” la polpa, ovvero che per una ciocca di latte le
banche rivaluteranno le loro posizioni di controllo della Banca d’Italia che di
fatto diventerà di più un Istituto privato e sempre meno di controllo pubblico.
Ma ci rendiamo conto della importanza strategica data dal controllo
dell’istituto di emissione di uno stato sovrano? E cosa può’ succedere quando
quelle stesse banche (controllanti e controllate!) sono “proprietarie” di Banca
d’Italia ma sono in gran parte di proprietà straniera visto che il loro
capitale è quotato in borsa e si può’ facilmente verificare chi effettivamente
le controlla.
E’ così
che l’Italia perde progressivamente sovranità e potere di decisione economica e
finanziaria a livello europeo, eppure quanti spiegano nel dettaglio queste cose
al grande pubblico? Serve a nulla andare poi a piangere a Bruxelles quando gli
interessi stranieri che ci dettano e ci detteranno sempre di più la linea
economica li coccoliamo in casa.
Tra
l’altro di fatto affidiamo loro anche le 205 tonnellate di oro che sono le
nostre riserve auree nazionali, di una Banca d’Italia che di fatto non è più
degli italiani!
Invano
in Parlamento, FRATELLI DI TALIA, M5S, LEGA NORD e pochi altri hanno
protestato, zittiti dalla baraonda generale perché – è incredibile – se un
deputato cretino del M5S se la prende in modo volgare con Napolitano va su tutti
i giornali, ma di vicende ben più gravi come quelle che ho segnalato non parla
quasi mai nessuno. E’ QUESTA VI SEMBRA
UNA CORRETTA INFORMAZIONE Contano più queste cose o i piccanti
retroscena di qualche delitto che occupano pagine e pagine di cronaca?
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