ANTANANARIVO\ aise\ - Si è tenuta ieri, 11 gennaio, ad Antananarivo una conferenza stampa dell’Associazione degli italiani in Madagascar, intervenuta per porre all’attenzione generale la questione dell’assenza in Madagascar di una rappresentanza diplomatica italiana. Dal mese di giugno 2005, infatti il Consolato Onorario ha cessato la sua attività, dopo aver preso il posto dell’Ambasciata Italiana, chiusa a giugno del 2000. In particolare, l’AIM, “che oggi annovera circa 600 aderenti, fondata per volontà di una dozzina di emigrati italiani con l’intenzione di riunire in gruppo i numerosi compatrioti residenti in Madagascar e condividere con loro le esperienze di vivere nella Grande Isola”, “riconosciuta dal Ministero degli Interni Malgascio il 4 settembre 2006”, durante la conferenza di ieri ha voluto ribadire il proprio scopo: “quello di essere un punto di riferimento per i concittadini italiani residenti e per turisti italiani che si trovano temporaneamente in Madagascar; di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica italiana e malgascia sulla vita e sui problemi riscontrati dalla comunità italiana; facilitare i contatti tra gli italiani che si trovano sparsi in tutto il territorio malgascio; promuovere la conoscenza della cultura italiana nel Paese”. “La nostra segreteria, - è stato ribadito – con comunicati settimanali, tiene aggiornati i connazionali sugli avvenimenti più importanti italiani, per mantenere vivo e attivo il legame con la Madre Patria. L’AIM è già intervenuta, appoggiando una iniziativa delle Associazioni che rappresentano i cittadini residenti all’estero, a proposito di un decreto legge del Governo italiano, sulla “No Tax Area”, in cui erano presi di mira con pesanti tasse i residenti all’estero sia pensionati che possessori di beni immobili; a seguito di questa protesta, il decreto legge è stato annullato”. “L’AIM – è stato aggiunto – è stata chiamata in parecchie occasioni a dare soccorso e aiuto ai connazionali. Non ultimo, si è adoperata nella sciagura aerea di Tulear, dove hanno perso la vita tre italiani”. Tuttavia, ha tenuto anche a precisare “questi interventi sono di competenza di una rappresentanza diplomatica e non di una associazione”. “Gli italiani – scrive Aldo Sunseri, Segretario Generale AIM – si sentono orfani della loro Madre Patria, anche se possono usufruire, in qualità di membri dell’Unione Europea, secondo il trattato di Maastricht, dell’assistenza di uno Stato europeo presente nel Paese. Il Governo italiano, ha stipulato un accordo con l’Ambasciata di Francia, che malgrado tutta la sua buona volontà e impegno, non può risolvere che una piccola parte dei problemi degli italiani, non potendo essere a conoscenza delle problematiche legate alla burocrazia di un altro Paese. L’Ambasciata Italiana territorialmente competente per il Madagascar è l’Ambasciata del Sud Africa con sede a Pretoria, ma i rapporti, data la lontananza, sono molto difficoltosi”. “Noi – aggiunge – desideriamo far conoscere al Governo, alla gente malgascia e agli italiani questa situazione e i disagi cui siamo costretti da circa due anni. La nostra protesta sull’assenza della rappresentanza diplomatica in Madagascar e stata già inviata a Pretoria e a Roma, ed è stata anche pubblicata da parecchi giornali italiani. Abbiamo appreso da fonti ben informate che il Governo italiano ha già proposto al Governo malgascio il nome della persona che dovrebbe coprire il posto di Console Onorario d’Italia in Madagascar. Per conseguenza, chiediamo al Governo malgascio di volere esaminare il dossier riguardante la nomina del Consolato Onorario. Preghiamo pertanto il Presidente Marc Ravalamana di prendere in esame la nostra situazione con la massima sollecitudine”. “Noi – precisa ancora Sunseri – teniamo a segnalare che la comunità italiana residente in Madagascar annovera anche dei connazionali che hanno ottenuto la nazionalità malgascia e altri che sono stati insigniti con alte onorificenze dallo stato malgascio. Non dimentichiamo le numerose imprese di italiani nei diversi settori che danno lavoro a migliaia di malgasci, oltre alle numerosissime congregazioni religiose che danno un valido aiuto alla comunità”. “Il popolo italiano residente in Madagascar, - conclude – oltre a tenere alto il prestigio dell’imprenditoria italiana nelle molteplici attività intraprese nel Paese, dà lavoro a migliaia di malgasci, contribuendo allo sviluppo economico e sociale. Noi abbiamo la convinzione che con la nomina della nuova Rappresentanza diplomatica Italiana potranno migliorare i rapporti con l’Italia per un interesse comune”. (aise) |
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