venerdì 5 ottobre 2012

Sanità: i medici che curano le mani dei bimbi, a Milano una squadra ad hoc


Josephine ha 5 anni ed è del Madagascar, ultima sfida vinta da chirurghi MultiMedica.

Josephine, 5 anni, del Madagascar, non può tenere in mano una matita per disegnare e solo a stento riesce a impugnare un cucchiaino per mangiare.

La piccola ha un problema agli arti, come tanti bimbi della sua terra che sviluppano deformità per colpa della grave malnutrizione.

Ma ora Josephine può sperare: insieme alla sua mamma è arrivata in Italia al Centro studi mano dell'ospedale San Giuseppe di Milano, dove l'èquipe di Giorgio Pajardi dell'Irccs MultiMedica, direttore della Scuola di specializzazione in chirurgia plastica dell'università degli Studi milanese, in 10 mesi la sottoporrà a 4 interventi chirurgici e a numerose sedute di riabilitazione.



Un percorso al termine del quale la bambina riuscirà a stringere nelle mani qualunque oggetto.

Regalare un futuro migliore a Josephine è solo l'ultima sfida vinta dall'Unita operativa di chirurgia della mano dell'Irccs MultiMedica di Sesto San Giovanni, anche grazie all'impegno della Fondazione volontari del Vangelo in Madagascar e alle competenze dell'Associazione 'La mano del bambino’.

Un gruppo di volontari con sede al Reparto di chirurgia della mano dell'Istituto MultiMedica, formato da medici, psicologi, fisioterapisti e altri professionisti che lavorano ogni giorno a contatto con bambini colpiti da patologie congenite o acquisite degli arti superiori.

In Italia, ricorda una nota, le malformazioni della mano colpiscono in media un bimbo su 1.500: una percentuale tutt'altro che esigua per un difetto fisico che però si può superare.

Le famiglie che si rivolgono al Centro studi mano, fortemente voluto da Pajardi, lo fanno con grande speranza e ne escono dopo un percorso non semplice, ma con un sogno realizzato: la normalità.

Proprio pensando a loro, per sabato 22 settembre, Pajardi insieme all'Associazione 'La mano del bambino’ ha organizzato una festa all'Istituto Buon Pastore di Milano (via San Vittore 12, dalle 10 alle 16).

I piccoli pazienti di tutta Italia si ritroveranno per giocare a basket, a calcetto o per cimentarsi con le proprie mani alla parete di arrampicata.

Un momento prezioso, e un'occasione di confronto tra chi ha superato o sta superando il momento dell'operazione e quello della riabilitazione, e chi invece deve ancora intraprenderlo.

'Guest-star' della giornata sarà proprio Josephine, reduce dal primo intervento chirurgico.

Fonte www.articolotre.com