Un siciliano di Canicattì,
missionario salesiano in Madagascar, è stato ordinato vescovo di Ambanja. La
notizia non è nuova perché la sua ordinazione episcopale è avvenuta il 16
dicembre 2007.
Il
fatto nuovo è stato scoprire come un sacerdote sia riuscito, in un territorio
molto più grande della Sicilia, a farsi amare così tanto, sia diventato un
punto di riferimento per tutto un popolo che vive fra mille difficoltà.
In quei luoghi impervi, difficili da percorrere se non si usano mezzi come canoe e biciclette, Don Saro è riuscito a portare una parola di conforto e un grande aiuto materiale conquistandosi un posto speciale nei cuori di giovani che guardano la vita da un’ottica ben diversa dalla nostra, che amano i valori semplici, che devono lottare per ottenere ciò che è appena sufficiente per la sopravvivenza. Nel distretto missionario di Demaneviky, sono in molti che reclamano la paternità di Don Saro. Pur conoscendo le origini siciliane del missionario, essi dicono:”Don Saro è nostro, ci appartiene. Egli per noi è “ Ray Aman- Dreny”, madre e padre, così come recita la lingua malgascia. Egli è tutto.”
In quei luoghi impervi, difficili da percorrere se non si usano mezzi come canoe e biciclette, Don Saro è riuscito a portare una parola di conforto e un grande aiuto materiale conquistandosi un posto speciale nei cuori di giovani che guardano la vita da un’ottica ben diversa dalla nostra, che amano i valori semplici, che devono lottare per ottenere ciò che è appena sufficiente per la sopravvivenza. Nel distretto missionario di Demaneviky, sono in molti che reclamano la paternità di Don Saro. Pur conoscendo le origini siciliane del missionario, essi dicono:”Don Saro è nostro, ci appartiene. Egli per noi è “ Ray Aman- Dreny”, madre e padre, così come recita la lingua malgascia. Egli è tutto.”
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