Cosa fanno in Madagascar il 60 % dei vhazah (stranieri) al
di sopra dei 55 anni? Vivono l’illusione dell’eterna giovinezza.
Sono italiani, tedeschi, ma in maggioranza francesi i
sessantenni che tentano di ingannare la loro età circondandosi di belle e
giovani ragazze. In Madagascar le città in cui è presente un’elevata
percentuale di turismo sessuale sono quelle sulla costa; Tulear, Mahajanga Nosy
Be e Diego Suarez. L’illusione per questi uomini non è solo quella di
risentirsi giovani e cool, ma anche quella di sentirsi ricchi. Se in Europa con
uno stipendio medio o una media pensione il tenore di vita è anch’esso nella
media, in Madagascar è ben più elevato. Possono permettersi di comprare o
affittare grandi case, fuori strada, quad. Fanno investimenti immobiliari o
finanziari. Possono andare al ristorante tutti i giorni, posso cambiare ragazza
ogni sera e regalare loro vestiti e gioielli. Possono soprattutto fare sesso ogni
volta che lo desiderano.
Chi sono queste donne? In verità sono delle ragazzine poco
più grandi di 19 anni, spinte dalle loro famiglie a cercare il “vhazah” che le
possa mantenere o le possa pagare bene anche solo per una notte. Sono belle,
appaiono ingenue, non parlano francese, hanno vestiti succinti e popolano le
discoteche la notte. La discoteca è il luogo degli incontri, è il luogo degli
scambi, è una passerella per mostrarsi e farsi scegliere dai clienti.
Non sempre però le relazioni svaniscono in una notte,
delle volte possono durare mesi, delle volte ci si può anche
“affezionare”. <> così ci racconta un uomo sulla cinquantina <>, continua dicendo <> . Il letto
dell’appartamento però sarà rigorosamente piccolo e lei non potrà né studiare
né lavorare <>.
Dunque il destino di questa giovane Penelope tropicale
sembra segnato; rimanere a casa ad aspettarlo tessendo tappeti di rafia. Sarà
una Penelope annoiata, poco colta, sempre dipendente dal suo uomo, con poca dignità
e libertà di scelta. Farà l’amante come mestiere, ma come dice lui, almeno sarà
“salva”.
Durante il viaggio di ritorno una di loro si è seduta
accanto a me e stringeva tra le braccia una bambola. Voleva sentirsi ancora
bambina? immaginava un figlio che non poteva avere, ma desiderava? O
immaginava di essere quella bambola e desiderava che qualcuno la difendesse
così come faceva lei stringendola a sé?
La responsabilità in questi casi di chi è ?chi dovrebbe
difendere queste “bambole” nere?.
Lo Stato, la società civile cosa fanno? Forse sono proprio
loro, che attraverso un comportamento omertoso, diventano i principali complici
della continua ricerca della giovinezza di questi uomini. Se la loro pero
è un’illusione, non lo è di certo il denaro che ogni giorno riversano nel
paese., facendo girare l’economia. Sarà per questo che nessuno dice niente?
bhe amico ,io un po tutto il mondo e cosi senza denaro nn paghi da mangiare ne la luce ne l'acqua..purtroppo il dio denaro e crudele anche se io non me la sentirei di usare ste povere ragazze per scopi poco nobili..sicuramente se ci andrei in madagascar sarei triste tutto il tempo....
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