Fino a tempi recenti si riteneva che il Bd fosse assente dall’isola continente del Madagascar, uno degli
hot-spot della biodiversità mondiale, con oltre 300 specie di anfibi note e
altre 200 in attesa di descrizione. In seguito ad uno studio multidisciplinare
coordinato dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino un team
internazionale ha identificato il Bd
anche in Madagascar. È quanto emerge in un articolo pubblicato il 26 febbraio
sulla prestigiosa rivista Scientific
Reports.
“L’estinzione degli anfibi del
Madagascar non è solo importante per i zoologi e per i ricercatori”,
afferma Franco Andreone, Conservatore e Zoologo al Museo di Scienze Naturali di
Torino, Co-chair dell’Amphibian Specialist Group-Madagascar dell’Unione
Internazionale per la Conservazione della Natura (UICN) e, leader della ricerca
e coautore dell’articolo. “Sarebbe una
grave perdita per tutta la biodiversità della Terra”. Il team di esperti
ha finora analizzato più di 4100 esemplari di anfibi provenienti da tutto il
Madagascar, confermando la presenza del fungo in individui di diverse specie provenienti da 5 località. Gli
autori dell’articolo stanno attualmente lavorando per determinare se il fungo
che loro hanno trovato appartiene allo stesso ceppo letale che sta minacciando
gli anfibi del Pianeta. “Il
novantanove per cento delle rane del Madagascar sono endemiche di questo
territorio”, spiega Andreone. “Ciò
significa che se la presenza del Bd è per gli anfibi, potremmo perdere una
significante porzione della diversità mondiale di questi vertebrati”.
Nel novembre 2014, il Museo di Torino ha organizzato insieme all’Amphibian
Survival Alliance e ad altre organizzazioni il workshop A Conservation Strategy for the Amphibians of Madagascar,
finalizzato a definire il piano d’azione per fronteggiare i pericoli che
interessano gli anfibi del Madagascar. “Sapevamo
che era solo una questione di tempo l’identificazione di Bd anche in Madagascar”
commentano Angelica Crottini e Gonçalo M. Rosa, co-autori dell’articolo e
ricercatori presso il CIBIO/InBIO (Portogallo) e la Zoological Society di Londra,
nonché precedenti studenti al Museo di Torino. “E’ per questo che negli anni ci siamo battuti per la realizzazione di
un piano di monitoraggio nazionale per la pronta identificazione del patogeno e
più in generale per creare un network di collaborazioni che possa facilitare la
ricerca su questo patogeno In Madagascar”.
Le ricerche in Madagascar continueranno con l’intento di definire il ceppo
del Bd (al fine di capire la
sua virulenza) e per definire strategie di conservazione che dovranno
coinvolgere i gestori delle aree protette del Madagascar e l’ecoturismo,
attualmente la maggiore risorsa economica per il paese.
Ricerca in Madagascar
Il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino
conduce da oltre 25 anni spedizioni di ricerca in Madagascar grazie all’attività
del Conservatore della Sezione di Zoologia, Franco Andreone. Questa azione di
esplorazione e di valorizzazione della biodiversità di uno dei paesi più ricchi
di animali e di piante del mondo ha
consentito di costituire una delle più importanti collezioni zoologiche
d’Europa, nonché di scoprire e di descrivere molte nuove specie di anfibi e di
rettili. Nell’ambito di questa attività sono stati definiti programmi di
conservazione nonchè un piano d’azione preso a modello in tutto il mondo. La raccolta
di materiale scientifico e l’impegno in campo conservazionistico ha anche
consentito al Museo di Torino di sviluppare programmi di divulgazione
scientifica, quale la Giornata del Madagascar, giunta alla quinta edizione che
si svolgerà quest’anno a Venezia (13 giugno), nonché di proporre il percorso
espositivo dedicato al Madagascar all’interno dell’esposizione Lo Spettacolo
della Natura.
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Andasibe
è considerata il paradiso degli anfibi del Madagascar:
un
raggio di 30 Km intorno alla città vivono più di 100 specie.
Conoscete
gli animali tipici del Madagascar?
In
Madagascar infatti troverete una fauna
estremamente
diversa da quella dell’Africa
un patrimonio mondiale da difendere
Si tratta di un " museo
vivente ", un " santuario della natura ",
un piccolo continente
che concentra 12.000 specie di piante e
specie di vertebrati ,
mammiferi , rettili, anfibi e uccelli che sono endemiche.
In Madagascar possiamo rintracciare un grande patrimonio
di biodiversità tutto da ammirare. Non a caso infatti i naturalisti definiscono
quest’isola “l’ottavo continente”.
Nuovi studi e un centro di ricerca specializzato per la conservazione
della biodiversità nei pressi della foresta pluviale del Madagascar
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