Arnaldo
Cavallari sarà chiamato a formare ed educare
“La nostra filosofia - ha spiegato - non è quella di
mandare un po’ di soldi di carità e che, poi, a distanza di decenni non ha
risolto nessun problema e forse la povertà è aumentata. La nostra idea è quella
di aiutare quelle popolazioni ad essere autonome aiutandole nella produzione
dei beni, a cominciare da quelli alimentari”.
Appena il tempo di registrare il marchio “Pane
pulito italiano”, avvenuto martedì scorso, e già si prospetta un’iniziativa di
livello internazionale per Arnaldo Cavallari, il patron del Pane Ciabatta. Così
la prima bandiera di “Pane pulito” potrebbe essere piantata in Madagascar. Ieri
mattina, infatti, nel laboratorio sperimentale di via Ca’ Cima, è arrivato
Maurizio Sarlo segretario nazionale dell’associazione EuAfrica impegnata in
iniziative di solidarietà verso il Terzo mondo. Ad accompagnarlo Tonino Casati
Bariani, imprenditore polesano molto noto, insieme ai figli Davide e Simone,
nel settore dell’arte bianca e della panificazione. Sarlo ha illustrato il
progetto che da tempo sta portando avanti e che vedrà la luce il prossimo anno,
dopo aver passato il viatico dell’Expo di Milano. Il progetto si chiama “Idem”
acronimo per Isola di esperienza per un mondo migliore: in pratica si tratta di
dar vita, nel Terzo mondo, a dei villaggi che siano in grado di essere
indipendenti sotto tutti i punti di vista, a cominciare dall’approvvigionamento
dei beni. “La nostra filosofia - ha spiegato - non è quella di mandare un po’
di soldi di carità e che, poi, a distanza di decenni non ha risolto nessun
problema e forse la povertà è aumentata. La nostra idea è quella di aiutare
quelle popolazioni ad essere autonome aiutandole nella produzione dei beni, a
cominciare da quelli alimentari”. E quando si parla di beni alimentari il primo
in assoluto è il pane, quando si parla di pane c’è di mezzo Arnaldo. Così
Cavallari sarà chiamato per avviare un processo di formazione per i futuri
fornai del Madagascar ma dovrà insegnare loro non solo la tecnica ma anche la
qualità. “Pane pulito - osserva Sarlo - non sarà un’etichetta, ma l’aspetto
qualificante perché la produzione non deve muoversi in una logica di profitto
industriale, ma nella prospettiva di togliere quelle popolazioni dalla miseria
aiutandole con cibi sani”. Inutile soffermarsi a descrive il patron della
Ciabatta, al settimo cielo di fronte a una prospettiva del genere e già pronto
a prenotare l’aereo per l’Africa. Luigi Ingegneri ADRIA
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Questi contadini, hanno scelto di coltivare sui propri campi solo
grani antichi,
non modificati e praticano un'agricoltura completamente priva di
sostanze chimiche.
In Madagascar, un progetto per salvare il prezioso invertebrato
dalla pesca eccessiva e
sostentare le popolazioni locali
Condotta in Madagascar, dove il
picacismo è diffuso,
la ricerca è la prima a
individuare una popolazione in
cui questa pratica è altamente
diffusa tra gli uomini,
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