lunedì 11 agosto 2014

Il sogno continua

Di Marco Oliva
Marco Oliva, odontoiatra di Giaveno, nostro affiliato, ci ha inviato gli appunti concernenti il suo ultimo viaggio in Madagascar. Una nuova tappa del suo impegno a favore dei bimbi di Ampefy. Finalmente, infatti, dopo anni di lavoro è stato inaugurato il Centro Sanitario Saint Paul.
I "suoi" bimbi hanno voluto inviare un saluto a DAI IMPRESA, un saluto che contraccambiamo con tanto affetto a tutti i piccoli malgasci, augurando loro e all'amico Marco che questo ospedale sia il primo passo concreto verso quel diritto alla salute che ogni bimbo di questo pianeta deve avere.

Aprile 2014, si avvicina la data della prossima missione, qualche telefonata ai colleghi che partiranno con me per inventariare i materiali e farmaci raccolti durante l'anno cosi' da sfuttare al massimo i 40 kg di bagaglio che Air France ci concede e poi via si parte. Non è più la prima volta, ora so quali emozioni travolgeranno il mio cuore per questo sono ancora piu' carico e non vedo l'ora di rivedere Ampefy, il paese dove la nostra associazione da anni opera offrendo servizi pediatrici, odontoiatrici, oculistici, distribuendo farmaci tramite un piccolo dispensario.
Questa nuova missione é ancor più speciale perché durante la nostra permanenza si inaugura il Centro Sanitario Saint Paul. Sì, dopo anni e anni di sforzi il sogno del nostro presidente Paolo Mazza diventa una realtà: Ampefy avrà un ospedale.
Arrivati ad Antananarivo veniamo accolti da padre Noè nostro punto di riferimento nella capitale le ore di viaggio sono state tante e siamo tutti molto stanchi una cena insieme poi un buon riposo per affrontare l'indomani altri trecento Km per raggiungere Ampefy, li tutto e' rimasto come era l'anno prima, bimbi che corrono per le strade e tanti sorrisi di benvenuto, le bancarelle così povere ma piene di colore, cresce impetuosa la voglia di scendere dal pulmino e cominciare subito.
Nel villaggio si respira aria di festa ormai tutti sanno che ci sarà l'inaugurazione del nostro ospedale noi corriamo come tante formichine ognuno col proprio compito tutto deve essere perfetto ed eccoci arriva la domenica alle otto di mattina.
Cominciano ad arrivare grosse macchine; dalla capitale arriva il Ministro alla Sanità con tanti altri funzionari, fotografi e giornalisti; nel frattempo il Fucuntani, cioè il capo villaggio, sgozza lo zebù in segno di buon auspicio, la sua carne viene poi cotta e distribuita con un piatto di riso a tutti; verso le dieci il piazzale della missione è pieno di gente, cominciano i discorsi dei politici, poi finalmente si taglia il nastro: l'ospedale è aperto! Gli occhi della gente lasciano trapelare stupore felicità e riconoscenza che rende tutti noi orgogliosi di far parte di questo bel progetto.
Arriva la sera, la gente torna a casa, i colori e i pensieri del tramonto ci avvolgono, ora piùche mai dobbiamo spremere le nostre forze Ampefy si merita questo ospedale.
I nostri dieci giorni di missione passano veloci, è già ora di tornare in Italia. Al rientro il nostro impegno è quello di trovare altre persone che vogliano aiutarci.
Marco Oliva, volontario Change Onlus

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diretto da padre Stefano Scaringella

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e Rosanna Tassinari per aiutare la popolazione locale

sarò all’ospedale Vezu di Andavadoaka, un piccolo villaggio
di capanne abitato da pescatori, di circa 1.800 persone, nel sud
ovest del Madagascar, sul canale di Mozambico.

Abbiamo lavorato molto:
in tre settimane abbiamo trattato un centinaio di persone