venerdì 25 luglio 2014

Turista stabiese rapinato in Madagascar

 “Hanno provato ad uccidermi per pochi euro”

Brutta disavventura per un turista stabiese,  F. F. di sessant’anni, che stava trascorrendo le vacanze estive in Madagascar.
Uscito dall’albergo, F.F. si era incamminato da solo su un sentiero per un’escursione. Mentre passeggiava, si è accorto della presenza di un uomo nascosto tra le vegetazione. Inizialmente, non ha dato peso alla sua presenza. Viste le condizioni di povertà nel paese, non è raro imbattersi in persone che espletano i bisogni fisiologici in strada. Così lo ha superato velocemente. Dopo pochi metri, però, è stato colpito alle spalle. Un colpo violento che gli ha fatto perdere l’equilibrio.
L’uomo – probabilmente abitante di uno dei villaggi della zona – era uscito allo scoperto e lo aveva raggiunto in pochi istanti, scaraventandolo a terra dopo averlo ferito alla schiena. Quando si è voltato, il sessantenne stabiese ha visto l’aggressore che armato di un grosso masso cercava di colpirlo di nuovo, questa volta puntando alla testa. Solo la prontezza di riflessi e il sangue freddo dello stabiese hanno permesso di evitare il peggio. Con il rapinatore che incombeva su di lui con una pietra in mano e le ferite alla schiena, F.F. non si è fatto prendere dal panico. Ha immediatamente estratto dalla tasca il telefono cellulare e il portafoglio per consegnarli all’aggressore.
Tutto è durato pochi secondi. Il rapinatore si è calmato alla vista dei soldi e dopo averli presi, si è subito allontanato lasciando il turista stabiese steso a terra sanguinante. Il sessantenne è riuscito ad alzarsi e a raggiungere il più vicino ospedale per ricevere le cure necessarie.
A questo punto, per lui, l’incubo non è finito, ha dovuto affrontare ancora problemi. Ha raccontato quanto era accaduto poco prima ma nel presidio ospedaliero non c’era corrente elettrica e quindi i medici gli hanno consigliato di tornare il giorno successivo per effettuare le radiografie utili a verificare i danni riportati nel corso dell’aggressione. In quella zona dell’Africa la corrente arriva solo un paio di ore al giorno. Ancora sotto choc e senza conoscere il tipo di danno causato dal colpo alla schiena, ha preso i suoi bagagli dall’albergo, ha cambiato il biglietto anticipando la data di rientro ed è ripartito subito per l’Italia.
Nelle scorse ore, è tornato nella sua casa a Castellammare e si è fatto curare dai medici dell’ospedale San Leonardo che, per fortuna, non hanno riscontrato gravi danni alla schiena. Solo il caso e la sua forza d’animo gli hanno permesso di far ritorno in città sano e salvo. Nei suoi occhi, di certo, resterà a lungo il terrore di quegli istanti interminabili e la brutalità del rapinatore pronto a spaccargli la testa per pochi euro.

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