venerdì 27 giugno 2014

Guerra civile in Madagascar

 La situazione politica del Madagascar è sempre molto complessa. La “Grande Isola”  – così la chiamano i malgasci – si trova in una situazione particolare: la crisi economica che sta riportando l’Africa in una situazione molto simile agli anni ’80 dello scorso secolo, è arrivata anche qui in Madagascar.
Nella bellissima isola che si affaccia sull’Oceano Indiano tira forte il vento della recessione e, del ricatto del Fmi – Fondo Monetario Internazionale – che ha intimato al governo malgascio il rientro del debito pubblico immediato. Se, da una parte, una apparente situazione politica di stallo, non lascia intravedere cambiamenti a breve, la situazione sociale tuttavia, giorno dopo giorno, spinge sempre più persone a inventarsi un modo per sbarcare il lunario.
-UNA SITUAZIONE DIFFICILE
La parte sud del Madagascar è ricca di risorse minerali – come zaffiri e altre pietre preziose – a fronte di questo, la Francia, ormai sempre più decisa a tornare protagonista delle sue ex-colonie – come appunto il Madagascar – non fosse altro per far fronte alla crisi interna; crisi che ha spinto il governo di Hollande, a intraprendere “azioni di colonialismo aggressivo” – ha spinto alcuni investitori transalpini all’acquisizione di questa terra preziosa.
A fronte di questo stato di cose, la cittadinanza locale, ha deciso di attuare forme di resistenza e di guerriglia. Ma le cose sono precipitate in modo drammatico negli ultimi giorni  – dato che, le persone lasceranno queste  terre soltanto se costrette e sotto la minaccia della forza.
Se Parigi vorrà queste ricche terre del sud del Madagascar le dovrà conquistare con azioni di guerra militare inviando altri soldati in questa parte di Africa.
La guerra civile divampata nel Sud del Madagascar dunque, racchiude tutti i drammi che l’Africa sta di nuovo imparando a sopportare: invasioni colonialiste, sfruttamento, guerre tribali e civili.
-IL RITROVAMENTO DI ARMI NEL PORTO DI TOAMASINA
Nella giornata di venerdi 23 maggio 2014, il telegiornale malgascio, ha parlato apertamente di un ritrovamento inquietante nel porto di Tamatave (Tomasina) – città orientale del Madagascar e capoluogo di provincia. La città precedentemente nota come Tamatave è il porto più importante del paese e i suoi abitanti sono 200.568 – un ritrovamento di 400 armi illegali.
Questa notizie si inquadra in una situazione in continuo divenire. Fonti ben informate e molto vicine agli ambienti della polizia hanno ammesso che, negli ultimi giorni ci sono stati 80 decessi di persone causati dai violenti scontri della guerra civile.
Tutto lascia prevedere che per la “Grande Isola” stia iniziando un periodo buio che potrebbe essere il preludio a un nuovo golpe per tenere a freno i focolai di resistenza civile. Tuttavia il vero domicilio di questa nuova minaccia che incombe sul Madagascar è Parigi e l’Eliseo.
(Fonte.:madascartribune;jeuneafrique)
Bob Fabiani
Link
-www.madagascar-tribune.com;
-madonline.com;
-www.jeuneafrique.com/madagascar

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